Ruyant non vuole al momento abbandonare la barca e ha dichiarato che è pronto a tutto pur di scongiurare quest’eventualità. Ha però preparato l’attrezzatura di sopravvivenza nel caso in cui la situazione dovesse degenerare e ciò potrebbe accadere con il peggioramento previsto delle condizioni meteo

 

E’  stata una collisione violentissima quella che ha subito Thomas Ruyant con un oggetto fluttuante non identificato. Lo skipper francese, in regata al Vendée Globe su Le Souffle du Nord, si trovava a sudovest della Nuova Zelanda e navigava in condizioni impegnative, 35-40 nodi, a circa 18-20 di velocità.

All’improvviso un boato, la barca che inchioda e si avvita su se stessa: lo skipper corre in coperta a constatare la situazione e si rende conto di avere urtato qualcosa di semi sommerso, probabilmente un container. La situazione dell‘IMOCA 60 di Ruyant è piuttosto seria: la barca si è quasi divisa a metà e si sono aperte alcune vie d’acqua. Il francese sta tenendo la situazione sotto controllo e si sta dirigendo verso il porto di Bluff, in Nuova Zelanda, a motore, distante circa 200 miglia dalla sua posizione attuale.

Ruyant non vuole al momento abbandonare la barca e ha dichiarato che è pronto a tutto pur di scongiurare quest’eventualità. Ha però preparato l’attrezzatura di sopravvivenza nel caso in cui la situazione dovesse degenerare e ciò potrebbe accadere con il peggioramento previsto delle condizioni meteo.

 

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