Con l’entrata in vigore del decreto Madia la Guardia di Finanza acquisisce le competenze delle altre Forze armate
Sembrava un’utopia ma da qualche mese è realtà; dal settembre 2016, con l’entrata in vigore del decreto legislativo 19 agosto 2016 n° 177, la Guardia di Finanza acquisisce le competenze marittime che prima erano divise tra Carabinieri, Polizia di Stato e la stessa Guardia di Finanza. Infatti, come riportato nella Gazzetta Ufficiale del 12-09-2016, la Guardia di Finanza acquisisce, tra gli altri, il compito nei comparti di specialità di “sicurezza del mare, in relazione ai decreti di polizia, attribuiti dal presente decreto, e alle altre funzioni già svolte, ai sensi della legislazione vigente e fatte salve le attribuzioni assegnate dalla legislazione vigente al Corpo della Capitanerie di Porto- Guardia Costiera“.
La Guardia Costiera manterrà le sue storiche funzioni attribuitegli dal decreto regio che il 20 luglio 1865 ha sancito la nascita formale del Corpo. Le sue competenze riguardano i compiti relativi agli usi civili del mare ed sono inquadrati funzionalmente ed organizzativamente nell’ambito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al quale si riconducono i suoi principali compiti istituzionali nonostante mantenga uno status “particolare” infatti le Capitanerie “esercitano in regime di concorso, funzioni di ordine militare nelle forme tipiche previste dalla legge”.
Tra le citate competenze ci sono la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, oltreché la tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale. A queste ultime si aggiungono le ispezioni sul naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, condotta anche sulle navi mercantili estere che scalano i porti nazionali.
Con l’entrata in vigore del decreto Madia queste competenze resteranno alla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera come riportato nella Gazzetta Ufficiale ma saranno soppresse le squadre navali della Polizia di Stato e i siti navali dell’Arma dei Carabinieri fatto salvo il mantenimento delle moto d’acqua per la vigilanza dei litorali e delle unità navali impiegate nella laguna di Venezia nonchè i siti di polizia penitenziaria ad eccezione di quelli dislocati a Venezia e Livorno. Inoltre verranno trasferiti al Corpo della Guardia di Finanza i mezzi appartenenti i corpi interessati dalle soppressioni.