L’Olandese volante non c’è più
La vela perde la leggenda Conny van Rietschoten Unico skipper ad aver vinto il giro del mondo per due volte, Conny van Rietschoten è mancato martedì 17 dicembre 2013 all’età di 87 anni a causa di un infarto. La famiglia della Volvo Ocean Race rende omaggio alla sua personalità unica e fortissima, che ha dato vita a una delle storie più belle della vela. Nato il 23 marzo 1926, Van Rietschoten crebbe in Olanda. Costruì la sua fortuna gestendo l’azienda di famiglia, la Van Rietschoten & Houwens attiva nel campo dei componenti elettrici, prima di affrontare una nuova avventura, quella della Whitbread Round the World Race come skipper di Flyer II. Van Rietschoten vinse entrambe le edizioni a cui prese parte, quella del 1977/78, e quella del 1981/82. Van Rietschoten è tuttora l’unico velista che ha vinto due edizioni della regata, un record a oggi imbattuto, e il primo a vincere sia in tempo corretto che in reale. Non solo, è anche l’unico skipper olandese nell’albo d’oro del giro del mondo. “Vincere due Whitbread di seguito fu il risultato dell’incredibile lavoro di pianificazione, di gestione e di leadership di Conny” ha dichiarato Erle Williams, che fu membro dell’equipaggio di Flyer II. “Conny era un uomo straordinario con cui navigare, aveva fiducia e dava coraggio ai suoi uomini, spingeva a regatare al massimo e, al tempo stesso, sapeva quando togliere il piede dall’acceleratore.” L’Olandese Volante è considerato una leggenda della vela internazionale, grazie a lui la vela ha raggiunto un nuovo livello di professionalità. Per la seconda campagna a bordo di Flyer II, invece di decidere per un equipaggio dilettante Van Rietschoten si affidò a velisti professionisti provenienti da tutto il mondo, scegliendo personaggi come le stelle neozelandesi Williams, Joey Allen e Grant Dalton. “L’equipaggio di Flyer è triste nell’apprendere della scomparsa del grandissimo amico Conny” ha commentato Grant Dalton, oggi a capo di Team New Zealand. “Praticamente tutti noi abbiamo iniziato le nostre carriere con Conny. Eravamo giovani, pieni di energia, molti di noi non avevano esperienza eppure Conny ha scommesso su di noi. Ci ha permesso di essere noi stessi, a volte guidandoci, a volte essendo duro. Ci ha insegnato e fatto capire come sarebbe stato il futuro e ha introdotto il concetto di professionalità nel mondo della vela oceanica. E’ senza dubbio stato un pioniere. Perdendolo, abbiamo perso un uomo al quale guardavamo con rispetto e gratitudine. La sua immagine resta, a fianco di quella di Peter Blake, in un posto importante del mio cuore e ci resterà per sempre. Arrivederci Conny, non ci sei più ma non sarà possibile dimenticarti e grazie per averci provato.” Con Flyer II, il cinquantacinquenne Van Rietschoten si dimostrò essere un forte combattente, in effetti molto forte: malgrado un attacco di cuore nel mezzo dell’oceano, lo skipper fece giurare il suo equipaggio di mantenere il segreto e non permise al responsabile medico di bordo di contattare un cardiologo imbarcato su Ceramco per avere suggerimenti. “I neozelandesi ci soffiavano sul collo” disse poi “se avessero saputo dei miei problemi di salute, avrebbero spinto ancor di più. Il porto più vicino era a dieci giorni di distanza e il periodo critico sono sempre le prime 24/36 ore. Quando si muore in mare, si viene gettati fuori bordo. Forse l’equipaggio di Ceramco avrebbe potuto vedere il mio corpo. Ero determinato a fare in modo che fosse l’unica cosa che potessero vedere di Flyer!” Dagli anni 80 la federazione olandese della vela assegna al miglior velista della nazione il prestigioso Conny Van Rietschoten Trophy. Nel 2013 il premio è stato assegnato al velista della Coppa America e della Volvo Ocean Race Simeon Tienpont. “Se l’Olanda è tanto affezionata al giro del mondo a vela lo deve a Van Rietschoten” ha dichiarato Tienpont. “Lui ha portato la regata a un livello fino allora sconosciuto. Le sue campagne hanno avuto un effetto importante su come oggi si concepisce la vela professionistica.” La morte di Conny van Rietschoten lascia un’enorme eredità a tutto il mondo della vela. |