Il Vendèe Globe è giunto a un primo passaggio importante che segna un provvisorio bilancio per la regata. La testa della flotta è infatti ormai giunta all’equatore: Alex Thomson è in testa saldamente e attraverserà l’equatore facendo segnare un nuovo tempo record. Un Falcon da ricognizione della Marine Nationale francese ha sorvolato la flotta, realizzando delle splendide immagini aeree sulle barche in regata. Foto forse non nitidissime ma di indubbio fascino, che vi proponiamo alla fine dell’articolo.
Importante la performance dell’inglese su Hugo Boss che dimostra di avere grande intelligenza tattica oltre che una barca che i numeri dicono essere al momento il più veloce tra tutti gli IMOCA in gara. Alle sue spalle fanno quasi a sportellate Armel Le Cleac’h e Vincent Riou che inseguono l’inglese con 65 miglia di ritardo. I due si marcano letteralmente a vista, tanto che nel video che vi riportiamo Le Cleac’h inquadra con la sua telecamenra il rivale su PRB.
Il Vendée Globe però non è solo competizione pura, ma questa regata racconta anche la storia degli uomini che navigano su queste barche iper tecnologiche che sono gli IMOCA. Tanguy de Lamotte, bravissimo skipper che nonostante una barca non recentissma stava facendo una bellissima prova, ha avuto un grosso problema tecnico all’albero. Il profilo di carbonio si è spezzato in testa. Lamotte è arrivato a Mindelo, arcipelago di Capo Verde, navigando con un fazzoletto di vela a prua. IL resto dell’albero è integro, ma laparte mancante conteneva i fori delle drizze. Lamotte dovrà quindi cercare in qualche modi di sistemare il suo armo, forse praticando dei nuovi fori nel carbonio, cosa per niente facile con mezzi di fortuna. Se riuscirà nella sua impresa Tanguy comunque non potrà più issare tutta la randa e proseguirà il suo Vendèe Globe con questo deficit. Un problema che nei venti forti del sud potrebbe farsi sentire poco, ma che nella successiva risalita nell’Atlantico rallenterà di molto la sua corsa. A lui tutti i migliori auguri di buon vento.
Ricordiamo che il Vendée Globe è una regata senza scalo ed assistenza, gli skipper quindi non possono scendere a terra ne ricevere alcun tipo di aiuto. Non a caso Tanguy de Lamotte ha ormeggiato la sua Initiative Coeur ad una boa in una zona riparata di Mindelo: non scenderà a terra per nessun motivo, pena la squalifica, e dovrà contare solo sui suoi mezzi per la riparazione tecnica.